Piano di volo
Alle cinque e mezza mi sono svegliato. Dormo poco ultimamente, dicono che è colpa dell’età. Alle sei ho smesso di giocare col gatto. Alle sei e venti avevo già bevuto due caffè. Alle sette mi sono messo al computer e ho iniziato a lavorare. Dopo un’ora ho spento tutto. C’è un sole a sorpresa, annunciavano pioggia tutto il giorno. Aria gelida - dicono rassodi la pelle – e lo sapete come fa l’autunno in certe giornate, colora ogni angolo della vita che quasi dimentichi di camminare sull’orlo di un cratere, in mezzo a squali ingordi che coltivano il peccato mortale di non pensare ai figli di fottersene del domani di massacrare la vita di lottare per essere dimenticati. Alle nove ero per strada, attento ad ogni particolare, randagio di quartiere senza obbligo di presenza. Ho deciso: oggi va così, non faccio niente, che è un modo come un altro per fare ogni cosa come si deve. (mt)