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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

I nomi delle strade

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Le strade sono tutte di Mazzini, di Garibaldi, son dei papi, di quelli che scrivono, che dan dei comandi, che fan la guerra. E mai che ti capiti di vedere via di uno che faceva i berretti via di uno che stava sotto un ciliegio via di uno che non ha fatto niente perché andava a spasso sopra una cavalla. E pensare che il mondo è fatto di gente come me che mangia il radicchio alla finestra contenta di stare, d’estate, a piedi nudi. (Nino Pedretti, Al vòusi)

Non lo saprà nessuno

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Che abbiamo vissuto, che abbiamo toccato le strade coi piedi che andavano allegri, non lo saprà nessuno. Che abbiamo visto il mare dai finestrini dei treni, che abbiamo respirato l’aria che si posa sulle sedie dei bar, non lo saprà nessuno. Siamo stati sulla terrazza della vita fintanto che sono arrivati gli altri. (Nino Pedretti)

Lisbona

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“Purtroppo certe cose accadono nel momento sbagliato. Oppure nel momento giusto quando però ad essere sbagliati siamo noi stessi”. “Mi piace. Posso segnarmela?” “Prego. E' gratis”. “Dovresti fartele pagare, queste. Siamo in fase di analfabetismo di ritorno, ci faresti un bel business”. “Andare in giro a scrivere lettere d'amore su richiesta, dici?... O poesie, cose così?” “Ma tutto. Anche commerciali, richieste di pagamento, progetti editoriali... Com'era pure?” “Purtroppo certe cose... certe cose.. ah, non me la ricordo nemmeno…” “Vedi? Dovevi segnartela” “Lo farò. Dalla prossima” “Ecco. E mettiti in affari”. “Grazie, potrebbe essere un'idea. Fammici ragionare”