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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Orografia

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  L’amore è più che altro una questione di orografia. Alcune persone sono più ripide, si passa in poco spazio dal tepore al gelo. Una persona può amarti dalle sue pianure o dalle sue cime. Molti amori finiscono non per mancanza di amore ma per ignoranza della geografia. Franco Arminio

Infinito

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  Sei stato il mio calcio. Il mio calcio se ne va con te. Avrei voluto che tu fossi immortale.  

Equilibrista

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  Era bravo, in fondo. Bravo davvero. Non il migliore di tutti, anche se a volte gli capitava di crederlo, e se ne vergognava in quei momenti. Ma viveva così, sempre sul filo. Un colpo d'ala, un guizzo, prima di tornare in fondo, capace di volare e poi di perdersi. Arrivò a pensare che perdersi è il solo modo rimasto per ritrovarsi. Cercarsi in qualche angolo, sotto qualche stella distratta, sbilenca, nemmeno visibile a occhio nudo.

Assemblaggi

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  Dove andremo, così imbottiti di frasi ad effetto, speech motivazionali, efficienza e resilienza, tutta roba buona per vendere i bidoni pieni di fumo del nostro magro vivere? Sfogliamo pagine in cerca di aforismi, parole giuste per emozionare menti flebili, menti labili, menti sinceramente dimenticabili. Emettiamo mugolii se troviamo il vecchio saggio indiano o cinese - comunque preferibilmente orientale - che fabbrica disadattati alla velocità del suono, restando magicamente seduto nel solito angolo sulla credenza del tinello. Ci dibattiamo restando fermi sul posto, inchiodati ai nostri vizi, ai tic nervosi, alle abitudini - accendi tv, ascolta ronzìo, spegni tv, spegni te stesso - E ascoltiamo la sigla finale. E scivoliamo nel fiume, indifferenti a noi stessi. E dimentichiamo la finestra aperta, la luce accesa. E nessuno si accorgerà della nostra assenza. E sticazzi, però. (mt)

Palla da flipper

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  La città da attraversare. Una. Due. Tre volte. Alla ricerca di quello che non sei, e non sarai mai. Vecchia storia. Il bisogno di “darti”. Per sentirti utile, in qualche modo. Per lasciar credere che lo sei davvero. E poi cadere nel canovaccio di sempre. Far parte di qualcuno, o almeno crederci, come hai fatto in passato. Casadolcecasa, cambiando ogni volta te stessa: hai camminato se quel qualcuno camminava, letto i libri di qualcuno che li leggeva, o magari te li consigliava, o addirittura li scriveva. Adesso, pedalando se quel qualcuno pedala, e ti ha detto di farlo. Poi, un giorno, ritrovarti spenta. Ancora una volta. Rivedendo tutti i fallimenti alle spalle. Perché sono tanti, e ti fanno minuscola nell'anima. Forse, chissà, per non dirti fallita questa volta accetterai di andare avanti così. Di fingere, anche con te stessa, di non essere vuota. Sorrisi larghi per mostrare che tutto va bene: a lui, agli amici, soprattutto a quella persona che ti interroga dallo specc