Terreno sdrucciolevole

 



Ma non mi riuscirà più
una corsa così perfetta
e allora, che senso ha
invischiarsi nei ricordi?
Le foto a colori
sono una ogni cinque
in bianconero, e questo
dovrebbe pur dire qualcosa.

Il futuro è passi trascinati,
un bastone possibilmente figo
- il dandy si crede trendy
ma è poi solo più vecchio -
un motore che tossisce,
un percorso facilitato
e la monotonia
dei diecimila passi quotidiani
che tolgono il medico di torno
quasi più delle mele.

Non ho tempo di voltarmi,
di contare i caduti, di perdere
storia e radici. Mi stanca
stare in piedi a sentire omelìe
e quando sarà voglio il ritmo
di zio Marvin, un po’ di eleganza,
magari le parole di Nino
e il cuore di Ti Jean
e niente applausi, che non sarà
una fottuta festa, credete
che non mi roderà il culo?

Piuttosto
allontanatevi in silenzio,
date un paio di tirate di sigaro,
fermatevi alla prima osteria
-se ancora ce ne saranno -
respirate profondamente
e quando arrivate a casa
date una carezza
a chi cazzo vi pare.



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