Fourty-eight (still runnin')
Altro traguardo. Ho quarantotto anni da pochi minuti. Non entro nella parte. Penso ancora poco diversamente da quando ne avevo la metà. Vecchio allora, giovane adesso? Sarà perché ho ancora tutti i capelli castani. Tutti o quasi. Sarà perché Matteo avrà due mesi tra quattro giorni.
Non giovane, per carità. Anzi, a volte piuttosto stanco. Troppo ipocondriaco. Troppi controlli. E un po' meno atletico. Infatti: mi manca la corsa lunga dentro i sentieri di collina, mi manca il silenzio dei chilometri e chilometri nell'acqua. Devo ripartire, un po' alla volta. E accidenti, non preparerò la maratona di New York per i miei cinquant'anni. O forse sì, chi può dirlo? Ma non "per esserci". Ormai tutti mi spiegano la maratona. Io l'ho archiviata ventisette anni fa. Ne avevo ventuno ed ero un pazzo, per davvero.
Ammettiamo che succeda, un giorno. Ascolterò solo i miei passi di corsa. Fosse anche in mezzo a un mare di gente, sentirò solo quella musica.
Non mi interessa il ritmo, non il cronometro. Non avrò t-shirt con messaggi per il mondo. E del resto, al mondo troppo gliene fregherebbe... Non mi interessa che il gesto. Come allora: faccio i cinquemila, hai presente?
Se lo dicessi adesso, viaggiando verso il quintale, farei ridere. Eppure sento le stesse vibrazioni.
E a me, stanotte, lo dico. Faccio ancora i cinquemila. Dentro. Li ho nell'anima, come una promessa lasciata a metà. Come le tante della mia vita.
Buon compleanno, Taroz
Non giovane, per carità. Anzi, a volte piuttosto stanco. Troppo ipocondriaco. Troppi controlli. E un po' meno atletico. Infatti: mi manca la corsa lunga dentro i sentieri di collina, mi manca il silenzio dei chilometri e chilometri nell'acqua. Devo ripartire, un po' alla volta. E accidenti, non preparerò la maratona di New York per i miei cinquant'anni. O forse sì, chi può dirlo? Ma non "per esserci". Ormai tutti mi spiegano la maratona. Io l'ho archiviata ventisette anni fa. Ne avevo ventuno ed ero un pazzo, per davvero.
Ammettiamo che succeda, un giorno. Ascolterò solo i miei passi di corsa. Fosse anche in mezzo a un mare di gente, sentirò solo quella musica.
Non mi interessa il ritmo, non il cronometro. Non avrò t-shirt con messaggi per il mondo. E del resto, al mondo troppo gliene fregherebbe... Non mi interessa che il gesto. Come allora: faccio i cinquemila, hai presente?
Se lo dicessi adesso, viaggiando verso il quintale, farei ridere. Eppure sento le stesse vibrazioni.
E a me, stanotte, lo dico. Faccio ancora i cinquemila. Dentro. Li ho nell'anima, come una promessa lasciata a metà. Come le tante della mia vita.
Buon compleanno, Taroz
Commenti
Vergogna?
Tarocci fai qualcosa. I tuoi lettori non ci capiscono più un tubo
It's true that the pen is on the table. And the table is near the window?
Bye