Oddìo

 


E gli occhi rivolti al cielo
nella sera
non aiutano a capire.
Uno crede di esserci, e invece
ecco, poteva esserci chiunque,
quella è soltanto
la ricerca spasmodica
di qualcosa
che mai hai trovato, che forse
non troverai mai.
La ricerca di te, passando
sull’anima, sulla pelle,
sul cuore di qualcuno
che dimenticherai
con un’alzata di spalle.

Una domenica di nebbia,
una tuta e un giaccone
buttati addosso per uscire di fretta,
per trovare un angolo nuovo
- apparentemente -
da cui ascoltare la pioggia
e sospirare “oddìo”,
ancora,
a chiunque altro.
Per andare a squilibrare
un’altra vita
in cerca della pace
che mai troverai.

E anche questo è un mestiere,
in fondo. Un modo
di anestetizzare il tempo.


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