Migrazioni

 


Un tempo
mi veniva in testa una roba,
la chiamavo poesia
e la tiravo giù in corsivo
su un tovagliolo di carta,
nel solito bar dove ormai
sapevano cosa aspettarsi da me.

Ieri sera è passato
quello stormo di pensieri
che sembrava non volersi fermare,
così ho preso il cellulare,
ho mandato un whatsapp a un amico
con dentro tutte quelle emozioni
- una a una -,
che tanto lui sa bene
cosa aspettarsi da me.

Ho attraversato tutta questa vita
- dal tovagliolo alle chat, voglio dire-
 e forse significa davvero che invecchio
cercando di tenere il passo.
O forse più semplicemente
non volevo che quegli istanti
svanissero nella sera.

In fondo il risultato non cambia,
magari succedesse anche a me.

(mt)

 


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