La spillatrice

 


Quando mia madre morì
lasciò molto poco: vecchi vestiti,
mobili modesti, piatti, qualche
spicciolo, e questo è tutto.
Eccetto per la spillatrice. La trovai
in un cassetto pieno di vecchie bollette
ed estratti conto. Subito
notai quanto facilmente penetrava
pile di carta, senza lasciare ammaccature
sul pollice della mia mano.
Funzionava così bene che la portai a casa,
insieme ad una scatola di puntine, da cui
solo poche delle originali 5000
mancavano. Il trucco sta nel ricordare
come caricarla. Mi prende ogni volta
alcuni minuti per riuscirci, ma insisto finché
- oh sì, eccola! - da qualche parte in tutto questo
mia madre si irradia e galleggia
come una nebbia così sottile da non poter essere vista,
un’idea di svolazzo, l’opposto della spillatrice.

Ron Padgett


Commenti

Post popolari in questo blog

Bonatti, un grande italiano

Lacedelli, antieroe nella leggenda

Visini, il marciatore che si fermò a Bologna