Elenco

 


Per fine anno
mi ero dato un compito
davvero semplice.
Ho scritto
su un foglio di bloc-notes
a quadretti pochi nomi,
ma tutti inaspettati.
Quelli di chi ha fatto
male, troppo male,
a questo cuore che ancora
non sa fingere e non accetta
la finzione.

Ma tanto a fine anno
quel foglio non ci arriva.
Al primo cestino dei rifiuti,
all’angolo della via,
l’ho fatto a pezzi
e l’ho gettato. Del resto
è lì che devono stare quei nomi,
uno in fila all’altro. Tra i rifiuti.
Non serve annotare tradimenti,
elencare coscienze sporche:
dietro ognuno c’è uno sguardo,
una voce che si è fatta arrogante,
su ognuno c’è un fardello,
un peso che nemmeno sentirà
ma si vedrà sempre da lontano,
come una macchia di dolore, come
una condanna.


Commenti

Post popolari in questo blog

Bonatti, un grande italiano

Lacedelli, antieroe nella leggenda

Visini, il marciatore che si fermò a Bologna