Dal letame nascono i fiori

 


Il letame è nella vita.
Nelle persone in cui credi e in cui cadi.
Nella falsità, nei rapporti in cui hai speso tutto te stesso, e improvvisamente ti accorgi che hai buttato via il tuo tempo. Che hanno giocato con il tuo tempo.
Nello schifo di chi passa la vita a colpire a tradimento, e poi ad autoassolversi.
Nella gente che prima di convincere te, deve convincere sé stessa di essere nel giusto.
In chi ti dice “ma guarda che l’errore sei tu, io non ho sbagliato niente”
Nel fango da cui cerca, penosamente, di liberarsi.
Nell’ingratitudine. Nell’arroganza. Nella pochezza delle vite banali in cui si specchia.

Poi passi una giornata diversa.
Hai costruito qualcosa. Ci sono amici che dicono che hai lasciato un segno importante.
Basta, allora: cerca di essere contento, anche se non potrai più essere felice.

Suona la tua armonica, appena puoi.
Fosse l’unica cosa che sai fare, scrivi.
Usa il cuore ogni volta che lo senti chiamare.
Non rinunciare a niente.
Non fare calcoli, come chi li ha fatti su di te.
Non perderti. Mantieni la rotta.
Il mondo fa i suoi conti. Vedi di farti catalogare tra i ricordi buoni.
Lascia in giro piccole cose, che servano a ricordarti.

Non dimenticartelo. Dal letame della vita, dal letame che non ti aspettavi, possono ancora nascere fiori nuovi. Coloratissimi.
Prova a coltivarli. Se riesci, ogni tanto sorridi.


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