Periferia
Le bugie stanno davanti a un cancello
di sera, nell’attimo esatto
in cui vorresti essere altrove.
Le bugie non sempre
hanno le gambe corte, a volte
le hanno lunghe come l’attesa,
belle di fuori, orribili dentro,
come un’anima coperta di fango.
Le bugie sono montate ad arte.
Falsi dolori, falsa pena, tutto
già previsto, calcolato.
Le bugie le tradisce la fretta,
il bisogno di non incontrare
uno sguardo, perché lo sanno,
lo sanno bene,
che le saprebbe leggere.
Le bugie ti fregano: stanno lì, piantate
su facce innocenti, sguardi profondi.
Eccole, senza più vergogna,
scritte su gesti rubati, nascoste
davanti a un cancello, di sera,
nell’attimo esatto in cui mostrano
tutta la vigliaccheria
del loro vivere.
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