Urla nel silenzio



Quello che non sopporto sono i post urlati. Caratteri "tutto alto". Sono quelli dei portatori di verità. Che di mestiere non fanno né i virologi, né gli infettivologi, qualcuno non fa un cazzo di niente ma è già arrivato alla fase successiva, quella in cui bisogna trovare colpevoli, dare giudizi, decidere quello che è giusto e quello che è sbagliato.
E ho notato che una buona parte degli urlatori, appena dieci giorni fa, urlava che tutto questo allarmismo per un'influenza era fuori luogo.
Vi prego. E' già abbastanza pesante così. Se proprio dovete parlare, sparlare, straparlare, usate almeno le minuscole. Se invece decidete di fare un po' di silenzio, ascolteremo il rumore del vento. E' tanto tempo che non lo facevamo.
Siamo barche in mezzo all'oceano. Non si urla, in barca. Si fa ognuno il suo, cercando di non farsi travolgere. Cercando, nei limiti delle proprie possibilità e nel rispetto degli altri, di capire quello che ci è così maledettamente ignoto.

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