Odiatori
Avete già un nuovo nemico. Mica solo quegli incoscienti che festeggiano,
bevono, ballano incuranti dei tempi neri, poveri immortali di risulta. Anche
uno che se ne sta solo sul muretto del cortile di casa, lontano dal mondo,
piegato da questo nuovo dolore, atterrito e timoroso anche di respirare aria
aperta, merita il vostro disprezzo, la vostra rabbia. E quella di chi ha
scritto tutto e il contrario di tutto in un decreto, incapace come lo siamo
tutti di fronte a un male ignoto. Mica è colpa sua, mica è colpa nostra.
Ma eccovi a cercare la colpa.
Domani ci sarà qualcuno che si suicida per questa oppressione, mentale
prima che fisica. Gli darete dello stronzo, perché se fa tanto di non tirare
subito le cuoia è stato un egoista, ha occupato un letto che oggi serve. Non vi
importa se oggi, proprio oggi, quello stronzo non ce l’ha più fatta, si è
sentito soffocare, si è smarrito e non aveva nessuno a cui appoggiarsi.
Fosse per voi, dareste calci nel culo anche agli homeless, perché non se ne
stanno chiusi nella casa che non hanno. Chiccazzo gliel’ha fatto fare, di
diventare barboni?
Tutti forti, tutti rabbiosi, tutti a guardare gli errori, a scendere in
strada per cogliere in flagrante chi scende in strada.
Non conoscete più la compassione, siete solidali a slogan.
Non conoscete più la compassione, siete solidali a slogan.
Non contemplate il silenzio, neppure adesso.
Non basterà una pandemia, a farvi guardare dentro voi stessi. Siete quelli
che usciranno identici a prima, a parlare dei mali del mondo senza conteggiarvi
mai come il peggiore dei mali del mondo.
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