Rarità di un poeta
Paolo Bertolani , poeta. Ha vissuto con semplice profondità, come i poeti veri sanno fare. Alla Serra di Lèrici, arrampicato in un entroterra dove non si cresce marinai, ma ad ascoltarlo bene si sente il rumore del mare. Di questa terra coltivata a fatica ha raccontato angoli, colori, piccole grandi meraviglie. Ha scritto cose splendide in italiano, e a un certo punto ha scelto di esprimersi in quel suo dialetto della Serra, così schivo e musicale. Era nato nel 1931, come mio padre. Se ne è andato nel 2007. L'ho sfiorato più volte, e per riserbo l'ho lasciato camminare sui suoi viottoli. Lui faceva la stessa cosa con Attilio Bertolucci, che fu suo faro e poi amico vero, quando lo incrociava a Lerici. Poi, un giorno, trovò il coraggio. Ricordava: “lo fermai in mezzo alla strada. Lei è Bertolucci? Che ho fatto, mi rispose intimorito”. Forse bastava fare semplicemente così. Non mi resta che leggerlo, rileggerlo, amare le sfumature della sua voce su carta. I VIEI I n'han pu nom...