Ricorrenze

 


«Anniversari…»
«Non ricominciare, per favore. Lo sai che non li sopporto, gli anniversari…»
«Beh, almeno servono a tenere in allenamento la memoria. E a volte insegnano, me lo hai detto tu…»
«Sarà… ma alcuni, più spesso, andrebbero semplicemente lasciati dietro le spalle»
«Quali, per esempio?»
«Che so… l’anniversario di una grande bugia, per esempio. Di una falsità. Di un mondo perfetto che alla fine si è rivelato per quello che era. Un errore»
«Un abbaglio?»
«Esatto… il più grande della tua vita…»
«Cancellare non è mai semplice…»
«E chi ha parlato di cancellare? Ricordare, tenere dentro, ma per non scivolare in fondo…»
«Cinque anni, oggi…»
«Lascia stare. Davvero, a qualcosa è servito. Il male, adesso, lo riconosci. Ti sembra poco?»
«Mi sembra tutto molto triste…»
«Lo è. Dietro una maschera non c’è quasi mai bellezza».
«Dietro una maschera c’è quasi sempre dolore»
«Già… ma il dolore ti insegna a vivere…»
«Allora festeggio»
«Lo so che non hai voglia di far festa… Ma bevici su, e riprendi a camminare»
«Con addosso tutto quel peso…»
«Con quello, certo. La vita è piena di ferite che non si rimarginano»
«Salute, allora…»
«Salute…»


Commenti

Post popolari in questo blog

Bonatti, un grande italiano

Lacedelli, antieroe nella leggenda

Visini, il marciatore che si fermò a Bologna