Poi scoprire...


Poi scoprire.
Quello che una persona è davvero.
E allora rivedere come trattava gli altri.
Con quel disprezzo che non aveva ragione di essere.
Come puoi guardare qualcuno dall'alto, se non sei nessuno?
Quel disprezzo.
Mascherato dietro un vittimismo di facciata.
Così da ottenere sempre comprensione.
Qualcuno, poi. Il padre di tua figlia.
Nel giorno della festa. Pubblicamente.
E già sapendo di tradire. Nascostamente.
Lì, bisognava capire.
Che se qualcuno è così, così rimane.
Quello che fa, lo rifarà.
Ma capire non è facile, se si è dentro al gioco.

Dopo, è una passeggiata mettere tutto in fila.
Persona minuscola, tra gente piccola.
Persona incapace di affetti veri e profondi.
Persona senza un’anima.
Vuota, dura, ingenerosa.
Capace di sfruttare col suo vittimismo.
Capace di nascondere i sentimenti.
E intanto di prendere, prendere, prendere.
Occhi profondi, che sono solo perfidi.
E’ così, che c'è di nuovo?
Chi vale niente, si sente migliore di tutti.


Commenti

Post popolari in questo blog

Bonatti, un grande italiano

Lacedelli, antieroe nella leggenda

Perché vivo