Leggerezza (ancora sul Dottor Stranamore)
“L’ultima ha a che fare con la leggerezza…” “Di cosa stai parlando?” “Dai, non dire che non ti interessa…” “Ancora il Dottor Stranamore?” “Chi altri? Adesso parla di leggerezza, sai?” “Ah, bene. E che dice?” “Che leggerezza non significa superficialità” “Uh, abbiamo scoperto l’America… Certo che è così” “A me sembra che parli per ascoltarsi mentre lo dice” “A parte la banalità della frase, non sei d’accordo?” “E’ tutta la storia che non funziona. E’ molto più complicato” “Che altro dice?” “Che leggerezza significa planare dall’alto, per liberarsi dai macigni della coscienza. A grandi linee, eh…” “Mamma mia, deve aver scartato qualche cioccolatino, ultimamente. Comunque, sente il bisogno di liberarsi dai macigni. Evidentemente ci sono” “Per planare, bisogna saper volare” “Non è il suo caso?” “Non è il caso di chi con i macigni ha familiarità. Di chi invoca leggerezza dopo averne avuta molta in dono, senza saperla apprezzare. Di chi per primo ha riempito quella leggerezza...