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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Benvenuti al circo

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  Il mondo è pieno di pagliacci. Di gente finta, che crede di fregarti con le parole e non sa nemmeno usarle. Di persone che si credono furbe e sono solo patetiche. Di vite che si danno una mano di vernice, per sembrare presentabili. Di cuori di seconda mano, inservibili. Il mondo è pieno di pagliacci. Qualcuno, neppure memorabile.

Aforismi per la notte. Con dedica

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  Ci sono persone che godono solo quando non si accontentano Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare Le merde che si incontrano a volte si pestano e a volte si salutano Molti dicono che non sanno come fanno ad andare avanti e non si accorgono che stanno andando indietro C'è chi è pieno di sé pur essendo completamente vuoto Da giovane, lei era un tipo insignificante. Ma con l'età riuscì a coprirsi di ridicolo Al mondo ci sono molti maschi e pochi uomini Eros Drusiani

Di cieli, stanze e stelle da buttare

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  Adesso dentro quella camera - proprio ora - ascolti ogni respiro gli occhi buttati indietro cercando in un soffitto un firmamento. E’ la storia del cielo in una stanza, hai presente? Quella libertà che rincorri incespicando, quasi sempre troppo in fretta per riuscire a fermarla. E in quell’angolo, vedi? Quella è la stella che inseguivi scappando col buio da quattro mura, e ti sembrava la più luminosa di tutte, aveva un sentiero che ti sembrava infinito. Buffo: è proprio la stessa luce che adesso vuoi rimuovere come fosse un incubo o una colpa, anche se non fa altro che illuminare lo stesso angolo di cielo. Come prima, come sempre. Adesso senza cambiare niente, tutto è cambiato in te. Il tempo che scorre fa questi scherzi, stravolge prospettive, futuro, e solo a fine corsa ti dirà se hai trovato la quiete o hai perso l’ultimo treno della notte, della vita. (mt)

Gente piccola e piccola gente

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  Il mondo è pieno di esseri spregevoli. Qualcuno è più bravo degli altri. Sa fingere umanità e profondità. Ma di fatto, quello che spende in sedute di psicanalisi dovrebbe aprirci gli occhi. Ma non sempre è facile, capire. Il mondo è pieno di persone false. Che ascoltano soltanto sé stesse. Che sanno solo prendere. Che non sanno dire grazie, non sanno chiedere scusa. Che vivono di sotterfugi, e non ammettono la loro meschinità. Nemmeno quando l’evidenza le condanna. Che hanno un vuoto dentro, da sempre. Forse gliel’ha provocato qualcuno, ma loro lo fanno pagare a chiunque li affronti disarmato. E sono le prime a credere alle loro bugìe. Poi, per il resto, niente da dire. Bravi professionisti, ci mancherebbe. A volte salvano vite, a volte le sotterrano. Capaci anche di travestirsi da persone con un cuore. Capaci di passarci una vita, in compagnia della loro miseria interiore. Convinti di essere nel giusto. Per fortuna, ci sono anche gli altri. Quelli che spesso vivono i...

Del rianimare

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  Professionista esemplare. Ma come ci si può fregiare del titolo di “rianimatore”, se non si ha un cazzo di idea di dove sia l’anima delle persone, se non ci si sbatte per cercarla? Soprattutto, come si fa se la propria, di anima, è infangata da far schifo? Così, niente di che. Sono domande nella notte, che non cercano risposte.

Il poeta come uccello immortale

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  Un attimo fa il battito del mio cuore è sparito e ho pensato “Sarebbe un pessimo momento per avere un infarto e morire, nel bel mezzo di una poesia”, poi mi sono rincuorato all’idea che non ho mai sentito di qualcuno che sia morto mentre scrive una poesia, proprio come gli uccelli non muoiono mai in volo. Credo. Ron Padgett

These foolish things

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  La notte che non porta in nessun posto. L’anima inchiodata proprio qui, sopra lo stomaco, - un pugnale freddo nel petto, da non credere – Sono stato all’ospedale, pronto prontissimo soccorso, niente, non era pronto a soccorrermi e io non pronto a crepare e c’era troppa gente, occhi liquidi nel vuoto, odore di vomito e muffa, colori al neon, volgari e troppo accesi. Così eccomi qui piccola mia, aspetto che il cuore vada a pezzi -se crede - in questa notte fetida, diversamente lasciamo che sia, vedrò di organizzare il prossimo risveglio. Ho voglia di qualcosa di fresco, qualcosa di pulito che lavi via lo sporco della vita, succo d’arancia o vino rosso, vedi tu, ho voglia di sapori buoni, niente plastica niente neon, niente puttane stanche sui marciapiedi né pioggia fredda sul collo, niente sigarette al veleno, ho voglia di scopare bene, ho voglia di uscire di qui, da questa notte da questo buio, da tutto questo dannato dolore (mt)

Il male

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  Il male non è dentro le cose, nel tempo che ci scorre, ci rincorre o in come lo sprechiamo. Non è un lavoro perduto, una   febbre improvvisa, un cammino in salita. Non è pioggia ne dolore, che se vuoi vivere la vita devi starci sotto, devi starci dentro. Il male è nelle persone. Come cambiano, come dimenticano, come imparano ad essere ciniche, come giocano indifferenti su più tavoli, assolvendosi a forza di bugie. Il male è tutto qui. Occhi di ghiaccio, cuori inariditi, e quella ignobile, stupida arroganza che è come una droga per chi ha bisogno, sempre, di liberarsi la coscienza, di sentirsi immacolato dopo ogni esecuzione. (mt)  

Tempo buttato

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  Abbiamo costruito la notte pezzo dopo pezzo, ora dopo ora, cercando di mascherare la stanchezza, regalando sorrisi e frasi e qualche taglio di luna, prendendo a calci le inquietudini. Sì, questa notte che viene l’abbiamo costruita noi, con queste mani con questa dannata fatica, ed ora qualche goffo predone dovrà soltanto respirarla intensamente, convinto che sia sua. (mt)

Come hai detto che ne usciamo?

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  Ma se davvero ne stiamo uscendo migliori, come da slogan urlati a squarciagola dalle finestre un anno e mezzo fa, può essere che capiti solo a me di incrociare la strada di gente falsa, irrisolta, incattivita, cinica, opportunista, arrogante, insomma uscita malissimo dal lockdown? Non ho amici per cui chiedere, sono tutti informati. E’ proprio una curiosità mia, personale.

Indicazioni sbagliate

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  Così mi è venuto in mente quel pomeriggio a Pinarella, avrò avuto nove anni e finalmente era arrivato mio padre, e mi portava passeggiando in spiaggia. Era sempre una festa, quando arrivava, perché succedeva di rado e per poco tempo. Incontrammo quella donna anziana che ci chiese indicazioni per andar a Tagliata, e ci stava andando a piedi. Le spiegammo tutto nei dettagli, molto bene, forse troppo bene. Si incamminò con quel passo lento, e noi riprendemmo la via del mare. Ma poi ci venne il dubbio di averle incasinato le idee, e che si sarebbe smarrita da qualche parte, che avrebbe camminato fino a sera. Giuliano, mio babbo, guardava avanti senza più parlare, ma si vedeva che non era convinto, si capiva da come si era messo a camminare, svogliato. Io sentivo un peso dentro, pensavo a quella donna, mi fissavo in testa l’immagine del viso, come faccio sempre quando so che ho negli occhi qualcuno che non rivedrò più. Come se ci si potesse tenere stretti alla vita degli altri. Erav...

Brutto

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  Eh beh, sai, i brutti, che anch’io ero poco bello, però poi con gli anni, che dovrebbe essere peggio, invece cambi in meglio, davvero. Io mi sono anche innamorato. Raffaello Baldini

Fuori posto, solito posto

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  “Lo sapevo che ti avrei trovato qui” “Hai scommesso? Che si vinceva?” “Non fare il cretino. Sai che mi preoccupi, a volte?” “Perché? Non mi hai visto alla presentazione? Hai visto che roba? Citazioni, acrobazie con le parole, risate aperte” “Già, molto aperte…” “E non va bene?” “Sì, sì… va bene…” “Dai allora, fatti un giro di questo rosso…” “Senti…” “Eccomi, che c’è?” “Cosa c’è dietro tutti quei sorrisi?” “Oltre, dici? O dopo?” “Fai tu…” “Vuoi saperlo davvero? E’ una roba strana, sai…” “Perché strana?” “Perché adesso ho bisogno di stare immerso in cose così. Avere molto da fare. E’ come perdersi, capisci? Aiuta ad andare avanti. Ma improvvisamente, e quasi allo stesso tempo..” “Allo stesso tempo?” “Niente. Ho bisogno di mollare tutto e scappare qui” “E’ un’altra situazione. Dal rumore al silenzio, dalla luce al buio. Non c’è nessuno, qui” “Proprio questo, cerco. Essere qui, con nessuno. Insieme a nessuno…” “Per?...” “Non lo so. Per scavare dentro. Per ricorda...

Paradossi

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  L’odio è una roba potente, una roba brutta che nasce da qualcosa di magnifico e questo è il paradosso che rende tutto incomprensibile. Perché l’odio non può esistere se alla base non c’è l’amore. Ma non un amore qualunque: per odiare davvero bisogna avere amato totalmente, essersi spesi, essersi dedicati. L’odio è una roba cattiva che nasce da un fiore, da un tramonto, da un abbraccio male interpretati o completamente, colpevolmente dimenticati. L’odio, che fatica dirlo, nasce dall’amore più grande. (MT)

L'uomo è un animale feroce

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  (...) L’uomo è un animale feroce. Non lo diresti vedendolo molle sulle gambe e la pancia come un fico, e poi così brutto, cariato e pieno di mali. E’ feroce perché non ha imparato a parlare con le formiche, perché domina il cavallo di lui tanto più nobile è feroce perché ha paura di morire e allora ammassa ammassa gemme e cadaveri in templi di morte, e l’unica cosa che ha, la parola, la usa per mentire. (…) Nino Pedretti

Quattro stracci

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  … Quello che ho addosso non ti è mai piaciuto , racconto e dico e ti sembro muto . Fumare e scrivere ti suona strano , meglio le mani di un artigiano , e cancellarmi è tutto quel che fai . Ma io son fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare e rido in faccia a quello che cerchi e che mai avrai. …Quando sei dentro vuoi esser fuori c ercando sempre i passati amori, ed hai annullato tutti fuori che te... Ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l'ieri, persa a cercar per sempre quello che non c'è... Francesco Guccini

Periferia

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  Le bugie stanno davanti a un cancello di sera, nell’attimo esatto in cui vorresti essere altrove. Le bugie non sempre hanno le gambe corte, a volte le hanno lunghe come l’attesa, belle di fuori, orribili dentro, come un’anima coperta di fango. Le bugie sono montate ad arte. Falsi dolori, falsa pena, tutto già previsto, calcolato. Le bugie le tradisce la fretta, il bisogno di non incontrare uno sguardo, perché lo sanno, lo sanno bene, che le saprebbe leggere. Le bugie ti fregano: stanno lì, piantate su facce innocenti, sguardi profondi. Eccole, senza più vergogna, scritte su gesti rubati, nascoste davanti a un cancello, di sera, nell’attimo esatto in cui mostrano tutta la vigliaccheria del loro vivere.

Gente così

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  Sai che c’è? Che la vita è questa. Uno schifo, molto spesso. E le persone, molto spesso disgustose. Non tutte, si capisce. Intendo quelle che si mostrano così ricche dentro, così sensibili, nascondendo il lato oscuro. E la loro vera essenza è proprio quella che non hai mai conosciuto, perché te l’hanno tenuta nascosta. Sai che c’è? Che la vita è questa. Ti sfilano davanti, vedi? Poveri dentro, disadattati, irrisolti. Anime cattive contro cui non puoi nulla, perché nemmeno la concepivi, una cattiveria così profonda e meditata. Calcolatori che ti dicono una cosa e già ne stanno progettando un’altra, completamente diversa, nella quale non sei neppure contemplato. Hai voglia, a difenderti: sei disarmato, contro persone così. E poi: gente senza radici, abituata a mettersi al centro di ogni storia, ascoltando solo sé stessa e nonostante tutto vivendo male. Gente che ogni tanto le trova, le radici, e anche l’occasione di cambiarsi la vita: ma le strappa con rabbia e le getta via...

Poesia e glicemia, effetti collaterali

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  Cosa ti fa, la stanchezza. Sono entrato dentro la vetrina social di un poeta che va per la maggiore. Uno che mi avevano consigliato, che scrive “resta sempre la tua cazzata più bella” . Che poi mi chiedo se si rende conto del danno che fa alle menti più labili, se intende pagare per la schiera di disadattati che metterà in giro. Sì, perché essere liberi non è essere “la cazzata più bella”, e se vuoi conoscere davvero la gente non puoi arroccarti nella tua stanza, con lo specchio regolato all’altezza giusta, a dirti quanto sei bravo, quanto sei bello, quanto soprattutto sei unico e speciale. Poi, certo, vince lui. Che va ai festival di poesia, per capire cosa sono diventati i festival di poesia, per spruzzare “giovanilismo applicato alla banalità”, come dice il mio amico Magnate che deve avere un canale di osservazione speciale, perché quando colpisce fa centro, lo chiamerò Sentenza. Cosa ti fa, la stanchezza. Che stavo lì, a misurare la glicemia che schizzava alle stelle, ...

Consigli pratici

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  Mio babbo -perché è così che si dice, non mi incantate con feste del papà e altre diavolerie - mi diceva sempre di non mettere troppo tempo in mezzo tra me e le cose da fare. “Soprattutto”, aggiungeva, "quelle che ti stanno a cuore”. E di tempo ne ho perso, so io quanto. A cercare frasi giuste, a stringere mani troppo sudate e false, a lavorare su progetti ridicoli, a credere alle favole, a cercare Dio nei vicoli ciechi, o nelle case predisposte ai miracoli. Mio babbo adesso mi direbbe di non guardare indietro, guai, sarebbe altro tempo gettato, e di tempo ne resta sempre meno. “Butta uno sguardo avanti e vedi cosa raccatti sul cammino, come farne tesoro. E se ti dicono serve pazienza, niente fretta, allunga il passo”. Avrebbe ragione, c’è troppa gente in giro che vive di sponda, attenta a non sporcarsi il vestito buono. Ne ho visti tanti bruciare attimi, sogni, dimenticare un arcobaleno o un campo di girasoli nella sera. Allora faccio così, qualun...