Parole nel vento
Il suo idolo era (è) Marco Pantani. Allora ascolti ancora una volta la voce del Pirata, Riccardo Riccò, e vada a rileggersi il suo testamento spirituale. L'ultima lettera. Le parole di un uomo che ha pagato davvero, fin troppo. Con la vita, perché la vita ormai gli si era stretta intorno. Prima di andarsene, Marco ha lasciato un messaggio in eredità a quei "ragazzi" che quando era il numero uno pendevano dalle sue labbra. Quelli che lui ha difeso con generosità, esponendosi in prima persona. Quelli che vivevano e vivono in gruppo, mentre lui cercava sempre di uscirne nel bene e nel male, nella corsa e nella vita. Quelli che dopo, a quanto pare, non lo hanno più ascoltato. Perdendo una grande occasione.
"Ma andate a vedere cos’è un ciclista, e quanti uomini vanno in mezzo alla torrida tristezza per cercare di ritornare con i miei sogni di uomo che si infrangono con le droghe … E non sono un falso. Mi sento ferito e tutti i ragazzi che mi credevano devono parlare.
Ciao, Marco"
Commenti
Ho vinto qualche cosa?
Sarebbe come se il calcio, ogni anno, scoprisse che al posto di Moggi c'è un signor X, seguito dal dottor Y. Scendiamo di sella, una volta per tutte.
E andiamo di corsa come faceva l'indiano Tarozzi. Uno che si metteva in discussione e vinceva. Talvolta perdeva, ma con grande dignità. Come sta insegnando al prode Sgummo
Quanto all'indiano. Talvolta perdeva? Beh, mica solo talvolta. Però la corsa gli è rimasta dentro, e gli ha insegnato molto.
Ciao, Austriaco. Buone vacanze
Parole al vento, dicevamo. Ti sottopongo un piccolo gioco di parole: dalle carognate alle Caronnate.
Apri qualsiasi giornale, oggi e resti stupefatto. Capisco che Caronna ce l'abbia a morte con Cazzola e possa prendersi gioco di lui. Ma perché farlo con Laganà e Beppe Maniglia? Indegni di candidarsi alla poltrona di sindaco perché l'uno pasticcere e l'altro perché suonatore. Detto che tra suonatore e suonato (nel caso Caronna) il passo è breve perché tanta acredine? I candidati sindaci deve deciderli solo Caronna e il suo Pd? O bastano persone di buona volontà? Che poi siano eletti o meno è un altro discorso, decideranno i bolognesi. Ma che sul pedigree dei candidati debba metter becco Caronna?
La politica è una cosa sporca, dicevano alcuni. No, sono i politici a essere sporchi, ribattevano altri. Caronna e le sue Caronnate sono il segno di una politica e di un politico arrogante e presuntuoso. Se dovessi andare al bar per bere un caffè sceglierei la compagnia di Laganà e Beppe Maniglia tutta la vita. Meglio la compagnia di un pasticcere, che quelle di un pasticcione della politica e delle parole.
Chiosa: se ce l'ha con Cazzola se la prenda con lui. Ma lasci stare Laganà e Maniglia. Forse sarebbe meglio dire, lasci stare la politica...
Ma poi, uno come Caronna, come tanti altri politici, di che cosa camperebbe?
Ha accettato il dialogo con la stampa: ha detto, è vero, di essere innocente. Di avere sofferto. E di non essere sicuro della validità sugli strumenti utilizzati dal Tour per incastrarlo.
Per convincere tutti noi, che in fondo non aspetteremo altro, avrebbe solo dovuto dire poche parole, non più di cinque: Credetemi, non ho preso nulla.
Non l'ha fatto. Il dubbio su di lui resta.
Peccato
Gente che vale la pena di seguire, altro che Caronnate varie e colpi di Riccò
Noi bloggisti e tarozziani vogliamo delle risposte
Riccò: lo ripeto, è uno che non ha ascoltato il messaggio-testamento di Pantani. Sarebbe stato un modo di voltare pagina. Non credo sia l'unico.
Beppe Maniglia: ci siamo allenati insieme per anni, quando ero una giovane promessa del mezzofondo bolognese ("Stadio" dixit, 1979). Quando ancora non era tornato all'antico amore per la chitarra, e aveva lo "Zoo Acquario" in piazza San Martino. Ci siamo divertiti. Su di lui avrei parecchi aneddoti divertenti di un periodo ormai dimenticato. Si candida a sindaco? La legge glielo permette, e se si va avanti così prenderà anche più voti di quanto si creda...
Dan Gay III: auguri, "vecchio" italiano d'America. E aggiungerei: fatti sentire ogni tanto
Mi spiego. Poniamo che Marco Tarozzi si candidi a sindaco. Può essere, un appunto, ragionando come Caronna, che si candidino anche 'giornalisti qualunque'?.
No. La critica, che ci può stare, deve saltare fuori se Tarozzi promette un milione di posti di lavoro o se, in delirio di onnipotenza, propone di relegare in un campo di raccolta tutti gli extracomunitari della città.
Ovvero: se Tarozzi promette a vanvera o promette sciocchezze può e deve essere criticato.
Ma se Tarozzi dice 'mi candido a sindaco', io aspetto. Il programma, le promesse e dopo mi schiero. Non posso fargli una Caronnata solo perché ha lavorato, onestamente e puntualmente come giornalista.
Ma forse ha ragione Laganà che ieri ha mandato una lettera aperta gustosissima, chiusa con questa chiosa: 'Ma Caronna, a parte il segreterio regionale, cosa ha fatto nella vita?'.
Meditate gente, meditate
Chi è causa del suo mal...