Anniversario
Non ti ho fattogli auguri di buon onomastico, tre giorni fa. Non era da noi farceli, e infatti da “cinno” un po’ ne soffrivo. Ma come, mi chiedevo guardando i miei compagni, questi oggi stanno a casa da scuola grazie al mio santo protettore, grazie al mio nome, e nemmeno ringraziano? Poi mi hanno spiegato che tutto dipendeva da cose più importanti: il mondo che tornava a respirare, i partigiani, l’Ammerica più vicina, la libertà. Comunque, ho aspettato oggi. E’ il giorno in cui, da sempre, ripenso alla tua vita. Anche allo spreco di una intelligenza viva che, per timidezza o fatica, hai deciso di sbriciolare, rinchiudendoti tra quattro mura. Alle tue solitudini, a certe rabbie che non hai mai esternato. All’impazienza che mi prendeva quando pensavo che così ti buttavi via, che alla fine diventava spesso insofferenza. Siamo stati vicini e lontani, per dirla col bravo presentatore. Ma siamo fatti della stessa pasta, e più passa il tempo più ti assomiglio. Nei silenzi, nelle fugh...