Te la smetti?
Paradosso.
Controlli il dolore per mestiere,
diffondi dolore per vocazione.
Ti si accende qualcosa dentro
e allora prendi la macchina e corri
verso qualcosa o qualcuno
senza pensare, senza nemmeno capire.
Poi smetti di andare e aspetti
che a correre siano gli altri.
Poi si spegne quella fiamma,
come si è spenta, come si spegnerà,
e cambi obiettivo come cambieresti
un vestito, un paesaggio.
Così non c’è un momento per pensare
a tutto il male che hai lasciato dietro,
a tutto il male che sei.
Non c’è un momento per sentirsi soli.
Non è ancora arrivato,
buon per te. Chissà che faccia,
quando ti presenteranno il conto.
(mt)
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