Marionette

 


Adesso ho tolto l’audio. Semplice. Sfilano come prima, ma sembra il Muppet Show. Bocca larga, sguardo torvo. Ma niente più anatemi, teoremi, stilemi.
Marionette che si agitano in silenzio.

Crisanti Capua Galli Zangrillo Burioni Bassetti Ricciardi Palù…
Così imparo, a lamentarmi degli chef.
Sai che faccio? Quello che mi ha insegnato mio padre. Mi comporto eticamente, come uno che, felice o incazzato, prova a vivere dentro una comunità.
Non posso fare diversamente. Io non ho la verità in tasca. Non l’hai tu. E guarda un po’, sorpresa: non l’ha nessuno. Nemmeno quello che ha già capito tutto della vita.
Io non ho la verità in tasca, la differenza è che lo so.

Allora dai, faccio così. Rispetto gli altri e parlo meno possibile di cose che non conosco.
E dopo, aspetto. Senza la presunzione di essere immortale.
Comunque vada, io sono di passaggio. L’immortalità mi fa paura.
Tanto quanto a te fa paura l’idea di scomparire.

 


Commenti

Anonimo ha detto…
Troppa gente che urla, è proprio così. Ogni tanto vale la pena stare spenti

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