Progressi
Sembra
proprio che, giunto a metà della mia vita, io non abbia fatto nessun progresso,
a meno che non sia da considerarsi un progresso la rassegnazione. C’è il
momento erotico del risveglio, che è come nascere. C’è la luce o la pioggia, un
simbolo immediato grazie al quale si ritorna al mondo visibile, forse al mondo
adulto. C’è l’euforia, la sensazione che la vita non sia niente di più di ciò
che appare, luce e acqua e alberi e persone piacevoli che rischiano di andare
in mille pezzi per colpa di un collo, di una mano, di un’oscenità scritta sulla
porta del gabinetto. C’è sempre, da qualche parte, questo accenno di aberrante
carnalità (…) Non riuscirei mai a lavarmi via di dosso l’oscenità.
(John Cheever, Diari)
Nell'immagine: Nighthawks, Edward Hopper
(John Cheever, Diari)
Nell'immagine: Nighthawks, Edward Hopper
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