Best Wishes



“E come ti senti, adesso?”
“Non so. Se ti dico che questi cinquantotto non li sento addosso?”
“Perché dovresti?”
“Perché ci sono. Ma davvero, ricordo tutto di quando ne avevo venti. Anche i dettagli”.
“Non perdi colpi, vedi? La memoria c’è ancora…”
“Quella sì. Ci ho costruito tanto di quello che sono, su quella. Dovesse degenerare, impazzirei…”
“Pensieri migliori, no?”
“Tipo essere qui, adesso?”
“Sì, tipo che è il tuo compleanno, e devi festeggiare”
“Festeggiamo?”
“Io direi che ci vuole un brindisi”
“E lo spumante? I calici?”
“Tutto qui”
“Accidenti.. la borsa di Mary Poppins…”
“Non c’è l’attaccapanni…”
“Non servirebbe. Rifammi la domanda…”
“La domanda?”
“Quella di prima…”
“Su come stai?”
“Quella”
“Come ti senti, adesso?”
“Mi sento in cima al mondo. Devo stare attento però”
“A cosa?”
“Ad alta quota, l’ossigeno è rarefatto”
“Dà alla testa, l’altitudine…”
“Ho voglia di cose che diano alla testa, adesso”
“Di precipitare?”
“Sì. Precipitiamo?”
“Proprio perché è il tuo compleanno…”
“E domani, precipitiamo ancora?”
“C’è un motivo?”
“Sarà il mio noncompleanno…”
“Giusto. Lo faremo, allora. Come ti senti, adesso?”
“Come uno che abita un altro mondo”
“Migliore?”
“Vedi tu”
“Posso venire ad abitarci?”
“Ci abiti già”
“Buon compleanno”
“Grazie…”

MT

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