I nostri libri, il nostro vuoto
Quanto ci aveva fatto divertire, quel giorno, Darione Marchetti? E quante
ne avevamo ancora, da pensare e da scrivere. Quando andasti via, feci molta più
fatica a dividere il mondo tra persone normali e sandroni, perché tu c'avevi
l'occhio più allenato...
Che poi, tanto, chissenefrega, ci saremmo incontrati lo stesso, a pensare
libri e poi spararci in macchina a convincere editori che si lasciavano
convincere. Sandroni anche noi...
E invece no, è andata che adesso restano solo quei libri. Restano almeno
quei libri.
E' già un anno, accidenti. Ciao, Tatone.
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