Ciao pà

Ciao papo.
Ormai è un anno e una decina di giorni. Mi manchi e volevo dirtelo. E fai sapere a ma che vale anche per lei, anche se è andata via da due. Una cosa che non vi ho detto: più passa il tempo e più amo quel vostro essere (essere stati) persone per bene, al di là e al di fuori di tutti gli schemi. Buoni, anche troppo. Che a volte penso che un po' di cattiveria in più, se me l'aveste insegnata, non mi avrebbe fatto male. A volte, però. Ma più spesso (quasi sempre) mi dico che così è stato meglio.
Non so dove sei, non so dove siete. Se mi vedete, restate nei paraggi. Ogni tanto, lo saprai, vado lassù al parco, e guardo il muretto accanto al parcheggio motorini. Di solito eri lì, seduto ad aspettarmi. Per l'appuntamento col nostro pranzo settimanale, poche parole e molta voglia di riscoprirci, da adulti forse mai cresciuti.
Non ti trovo mai.
Ci sei?

Commenti

Anonimo ha detto…
E' seduto in riva al fiume, con un filo d'erba tra i denti, a contemplare le sponde. Insieme con Giovannino. Si divertono un mondo. Robe da cristiani, robe da galantuomini come scriverebbe Giovannino
Anonimo ha detto…
Non posso dire di averlo conosciuto bene, però conosco te. Difficile commentare quello che hai scritto. Posso solo dirti due cose: invidio tuo padre e ti auguro che Matteo capisca subito chi è suo padre. Un abbraccio, nonostante il caldo.
Marco

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