B'Day

 





Dice il motivatore
che essere felice non significa
che tutto intorno è perfetto,
che semplicemente hai deciso
di non soffermarti
sulle imperfezioni.

Ora, si sa come la penso
sui motivatori in genere, ma in fondo
anche io ho speso la vita a scrivere
e insomma, ci sono tanti modi
per sbarcare il lunario. Ma questo,
accidenti, devo dire che quasi
mi trova d’accordo.

Quell’atteggiamento, voglio dire,
personalmente mi terrorizza,
preferirei vedere una scintilla
di onestà in certi occhi sfuggenti.
Ma riconosco che aiuta a sopravvivere
alla meno peggio.

Prendi te, per esempio.
Cosa c’è mai da festeggiare, oggi?
Il tempo che passa, che ti invecchia,
ti rende più goffa nell’incedere,
più falsa che mai nei sorrisi. Galleggi
nella tua banalità, però convinta
di avere dentro qualcosa, un talento
forse, quanto meno
un’anima speciale. Insomma,
spegni altre candele della festa
su tutto questo mentire agli altri,
a te stessa. Farà forse bene
anestetizzare i sentimenti, spegnersi
con la convinzione di esistere.
D’altra parte, non so.


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