Mutamenti

 


Allora procedi.
Riprendi in mano qualche classico,
non importa se ha fatto il suo tempo.
Riascolta Chet e le sue imperfezioni.
Cammina di sera, meglio ancora
se sconfina nella notte.
Non cercare il controllo
delle parole, insomma se ti va
dì pure qualcosa di nuovo,
di tanto in tanto.
A costo di vergognartene, poi.

Azzera gli impegni.
Respira profondamente, ma senza
andare in iperventilazione, se possibile.
Siedi sulla riva del fiume
anche se il fiume non c’è,
fai di tutto per restare
il ragazzo che sognava troppo,
il poco di buono che tutti
conoscono, il compagno
inaffidabile ma generoso,
scontroso ma gentile,
bravo ma basta.

Aspetta bene o male il karma
maledicendo il ritardo,
specchiati nei fallimenti
e se proprio non puoi evitarlo
concediti sprazzi di invidia,
ma dosali e mescolali
a quella strana e indecifrabile
autostima.

Fingi di volare alto,
e intanto infangati strisciando,
sii sempre altro da quello di ieri.
Diventa grande se ti va,
ma se puoi evita il lusso
di diventare coscienzioso,
di diventare insopportabile,
di diventare adulto.


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