Casi inopinatamente simili
Alla
puttana che si è presa le mie poesie
Alcuni dicono che dovremmo tenere lontano
il rancore personale dalla poesia,
rimanere distaccati, e c’è del vero in questo,
ma cristo: dodici poesie sparite
e io non conservo le copie.
E hai anche le mie foto, è opprimente.
Cerchi di annientarmi come tutti gli altri?
Perché non ti sei presa i miei soldi? Di solito
scivolano fuori dai pantaloni sonnolenti e ubriachi,
storditi nell’angolo. La prossima volta
prendi il mio braccio sinistro o un biglietto da cinquanta
ma non le mie poesie:
non sono Shakespeare, ma prima o poi
semplicemente non ce ne saranno più,
nè distaccate né di altro tipo.
Ci saranno sempre soldi e puttane e ubriaconi
fino all’ultima bomba,
ma come ha detto Dio, accavallando le gambe,
vedo che ho creato fin troppi poeti
ma non altrettanta
poesia.
Charles
Bukowski
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