Quello che credo

 


Anche io credo.
Credo nello stare insieme.
Credo nelle porte che si aprono.
Credo che i recinti più alti
siano piantati nella testa.
Credo che non si debba cedere
alla paura, perché poi la paura
si può manipolare.
Credo nel mio paese,
e il mio paese è il mondo.
Credo che ai margini
abitino quasi sempre
talenti inimmaginabili,
e bisogna cercarli,
e non si fanno trovare.
Credo che il futuro si costruisca
soprattutto con la memoria.
Credo in chi ancora crede
nella forza delle parole.
Credo nella parola scritta
e in quella immaginata.
Credo nella poesia,
quella vera,
che ti rimane addosso
sempre.
Credo che tutto il resto
se lo porti via il vento.
Credo in chi ha qualcosa da dire.
Credo che chi non ha niente da dire
stia parlando anche troppo.
Credo nel prossimo tramonto
e nell’alba che lo seguirà.
Credo nel mio Dio, che a volte,
ma poche volte,
posso essere io.
Credo nelle filastrocche dei bambini.
Credo in chi non ha voce, eppure
canterebbe meravigliosamente.
Credo nel mio mestiere
che vedo morire.
Credo nella passione
e in chi ancora la alimenta.
Credo in chi sa dire “a domani”
senza mentire.
Credo che pochi ci riescano.
Credo in chi mi guarda negli occhi.
Credo vogliano vendermi
un mondo che non è il mio.
Credo che non lo comprerò mai.
Credo in un’isola
e nel mare che la circonda.
Credo nel traghetto
che mi farà conoscere le altre.
Credo nelle ragioni del cuore.
Credo nella potenza dei sogni.
Credo che il male cresca benissimo
nell’anima di chi si sente immortale.
Credo che mi infilerò
dentro questo buio
con una sola certezza:
ecco,
credo che la luce tornerà,
con me o senza.

mt


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