Sold out

 


Facci caso,
la luce del sole di ottobre
parla una lingua diversa.
Avvolge, si guarda bene
dal soffocare. E’ quasi
una presenza discreta, eppure
ti chiama a sé, ti vuole
fuori da quelle quattro mura.
Come fosse un ultimo
richiamo, un amico che torna
quando non aspettavi più, e allora
corri da un punto all’altro della città,
come se dovessi rispiegargliela.

Anche oggi il cielo è limpido,
sarà così anche domani, con noi
o senza, perché la vita se ne frega
di me, di te, di tutti quelli
che vorrebbero dirigerla
di tutti quelli
che si sentono invincibili.
Parlano di confini da proteggere,
loro. Sventolano bandiere, tracciano
traiettorie cieche sulle cartine,
cantano inni di guerra.
Si giocano il futuro dei figli
e non ne hanno vergogna.

Sarà più accesa la luce del sole,
avvolgerà il silenzio, spazzerà via
i buoni i cattivi e le loro certezze,
le loro divinità fallite,
il passo marziale e l’adunata,
anche gli idioti nei loro inutili bunker
e tutti i nostri stupidi sogni
di immortalità.
Una festa, a pensarci. Una rinascita,
anche se per noi, per tutti noi,
non ci saranno più biglietti
disponibili.

(mt)


Commenti

Post popolari in questo blog

Bonatti, un grande italiano

Lacedelli, antieroe nella leggenda

Visini, il marciatore che si fermò a Bologna