Mancata consegna
Scusa amico,
la tua pizza non arriva
ma non posso farci più niente.
Stavo correndo per portartela
ancora bella calda,
col cornicione alto, come si dice,
proprio come piace a te.
Scusa amico,
ho fatto davvero il massimo,
continuavano a chiamare
ma credimi, pensavo
solo a te. E poi a quell’incrocio
non ho visto arrivare nessuno,
so solo che a un certo punto
non capivo più da che parte
era finito il cielo.
Scusa amico,
non voglio lamentarmi con te,
ma insomma, per tre euro l’ora
ho fatto il massimo. Sai, dicono che così
si tiene viva la gamba, eppure
- dammi pure del lavativo se vuoi -
la vita regolata da un algoritmo
non è proprio la prospettiva
che immaginavo.
Scusa amico,
se poi non mi sono più preoccupato
della consegna. Ero accecato dal neon
e sentivo quell’odore di ospedale
che mi ha sempre messo a disagio,
non capivo più dov’era il tempo
né perché avesse così fretta
di volare via.
Scusa amico,
ma mi fa ridere questo messaggio.
"Siamo spiacenti di doverti
informare
che il tuo account è stato disattivato
per il mancato rispetto dei termini
e condizioni". Guarda,
c’è scritto proprio così nella mail,
ma amen, ormai non ho più tempo
di leggerla. E del resto
questo è il mondo e come è diventato.
Scusa amico,
la tua pizza è ancora lì,
sull’asfalto, vicino al marciapiede,
solo il cartone si è un po’ piegato,
ma capisco, a quest’ora sarà fredda,
immangiabile se non ti piace il genere.
Poi, chi vuoi mai che si ricordi
di consegnarla, adesso?
Dovrai buttare un occhio in frigo,
prepararti qualcosa con quello che trovi.
Mi dispiace davvero,
non ci sei quasi più abituato, lo so.
Mi raccomando, controlla bene
tutte le date di scadenza.
(mt)
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