Fine stagione

 


Io sono morto. Eppure
eccomi qui. Che roba strana.
Spendo parole,
sorrido, faccio
le solite cazzate, a volte
ne vado pure fiero.
Canto libero, ma mi mancano
i toni acuti, suono ancora
sulla solita panchina, così male
che quasi ne ho vergogna.
Eppure
l’altro giorno due bambini
si sono incantati ad ascoltare
e avrei voluto dirglielo,
cercate altri maestri, ma poi
niente, mi sono impegnato
e alla fine erano contenti così.
Spero solo di non aver fatto
troppi danni.

Credimi, è così,
io sono morto, eppure
coltivo solitudini ogni giorno
e non sai quanto mi commuove
stare davanti al mare, ascoltare
i suoi mille argomenti.
Non mi pesano i ricordi, non mi passa
la curiosità delle cose mai viste.
E ne ho da vedere, non immagini,
che poi se ne avrai voglia
ti racconto.
Io sono qui, cammino,
respiro, straparlo,
a volte bestemmio
per un niente. Insomma, vivo.
Io sono morto soltanto
per chi voleva uccidermi.

(mt)

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