Rain dog

 


Sono un randagio nella pioggia.
Non c’è posto al mondo
in cui mi senta a casa.
Ce ne sono almeno una decina
che amo come fossero casa
- quelli che elenco per gioco,
ma nemmeno più tanto,
quando cazzeggio di luoghi giusti
per scomparire –

Sono un randagio nella pioggia.
Come quando avevo vent’anni
anche se ne sono passati quaranta.
Continuo a colorare sogni
anche se so bene
che mi porteranno in Nessundove.
Non importa,
nella vita devi saper amare,
devi sapere che tutto questo amore
ti spaccherà in due,
ti divorerà l’anima,
ti farà strisciare
e soffocare nel tuo sangue.

Sono un randagio nella pioggia.
Ho bisogno di stare solo
e mi angoscia tutta questa solitudine.
Ho bisogno di un abbraccio
ma non lo mendicherò mai,
ho bisogno di carezze
- anche ruvide -
ma non le chiederò frignando
come se il mondo avesse tempo
di mettersi contro di me.

Sono un randagio nella pioggia.
Ho ancora troppi libri da leggere
e a occhio e croce non ce la farò,
ma continuo a riprendere in mano
vecchie storie, vecchi disperati
pieni di talento, battuti e beati,
figli di Icaro sempre pronti a volare
troppo vicini al sole.
Ho ancora un angolo in collina, un campo
di girasoli, il buco del culo del mondo
appoggiato all’oceano
per andare a nascondermi da tutto.

Sono un randagio nella pioggia.
Ho finito le lacrime, i soldi
e l’ultima bottiglia, presto
dovrò alzarmi da qui,
infilarmi il giaccone preferito
e prendere il vento, senza ombrello,
senza stare a ragionare
sulla direzione da prendere.
Solo andare, perché a star fermi
tutto finisce troppo presto.

mt


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