Il mare lontano
E’ una storia così semplice che raccontarla sembra quasi banale. Lui amava il mare, potrebbe essere tutto qui il senso. Lo amava fin da bambino, lo cercava, si rallegrava quando sentiva quel profumo che non sapeva nemmeno spiegare. Perché tutto, anche le piante, forse anche i sassi ne erano impregnati. Tutto era diverso. Sai quando si dice “a misura d’uomo”, quei luoghi comuni lì? Ecco, era la sua misura. Era uno spettacolo immergercisi, lasciare che l’onda arrivasse ad accarezzarlo, a farsi penetrare, era con quell’onda che gli piaceva fare l’amore. Nuotare, verso chissaddove, verso quella roccia laggiù, e poi oltre l’insenatura, oltre tutto. Stava fuori ore, e nessuno veniva a cercarlo. Tornava esausto, felice. Lui amava il mare, e ormai era troppo tempo che restava davanti a una finestra aperta, annusando a fatica un vento di città, cercando un orizzonte oltre i palazzi di fronte. Da lì vedeva il parco dei pensionati, che poi verso sera si spostavano per lasciar pos...