Salutissimi!
…e poi
spengo, mi ha stufato, la televisione, non trovo mai, sono sempre quelle cose,
facciamo un bell’applauso, e tutti che battono le mani, da fare che? e allora
esco, prendo su, in macchina, e faccio un giro, no lontano, vado così,
purchessia, poi mi fermo e mi mando una cartolina, non mi scrive mai nessuno a
me, che invece a me piace la mattina trovare un po’ di posta, e allora mi
scrivo, io, da Verrucchio, da Pietracuta, da Montebello, da dove sono, prendo
una cartolina, saluti, e sotto uno scarabocchio, però cambio tutte le volte,
perché dopo, se no, sempre le stesse parole, dev’essere sempre una cosa nuova,
tanti saluti, saluti e baci, salutissimi, saluti cari, un pensiero, un ricordo,
arrivederci presto, ma ce n’è tante, di frasi, per cambiare, che i miei dicono:
ma chi è questo qui? niente, sono amici, e così mi arrivano queste cartoline,
che le tengo anche a conto, le più belle, o se no delle volte faccio qualche
telefonata, chiamo i numeri che ci sono nelle prime pagine dell’elenco, le
ultime notizie, il tempo, le strade, le condizioni delle strade, qui ci sono
dei lavori, bisogna deviare, lassù c’è la neve, ci vogliono le catene,
l’autostrada del Sole, la via Emilia, la via Flaminia, tenere la distanza di
sicurezza, che in un certo senso ti pare sempre come se dovessi partire, perché
le strade che ci sono, ma ce n’è, puoi andare dappertutto, a Montescudo, a
Bologna, a Badia Tedalda, a San Bendetto del Tronto, a Zurigo, a Madrid, dove
vuoi andare c’è la strada, basta partire, solo che io non parto mai…
Raffaello
Baldini, “Zitti tutti!”
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