Sistemare il passato
Spostando carte e raccoglitori, è saltato fuori all'improvviso. Fa sempre
così, il ritaglio a tradimento. E mi ha ricordato un po' di cose.
Quella giornata in Sala Borsa, con vecchi eroi diventati amici che
rivivevano emozioni incancellabili. Achille, Carletto, Gigi e tutti gli altri,
e Frank arrivato a sorpresa dagli States.
Quel regalo che mi fece Giuliano Musi, il direttore. Perché volevo evitare
che si parlasse troppo di una roba mia, ma avevano riaperto la Sala Borsa il
giorno prima... "Macché solo un pezzo, questo oggi è un evento e ci
facciamo una pagina. I'en c.. tù, Taròz..."
Quel racconto di Vincenzo Barreca, non il pezzo di un giornalista che parla
bene di un collega, no, qualcosa di più. Dentro c'era l'aria buona di quegli
anni, di quella redazione che ancora andava di corsa. Dentro l'articolo di uno
che scriveva come piace a me. Uno che parlava poco, e per questo allo sport ci
compensavamo, e mai comunque ci siamo lasciati andare a parlare a fondo di
quella passione che ci spingeva avanti, che era la stessa per entrambi. A volte
si lascia indietro qualche parola, succede.
Quell'avventura che è stata per molti motivi irripetibile, e per questo
adesso ti fa tenere con cura pochi ritagli di giornale, perché sai che non
ritornerà, e non ritorneranno.
Era il Domani, e invece è già domani.
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