Una Casa Rossa per il futuro degli Inuit
"Ogni volta che vedo un Inukshuk nell'Artico, so che gli Inuit sono stati qui prima di me per molte, molte migliaia di anni, e sono sopravvissuti cacciando e pescando". Bella lotta. La ricorda, con queste parole, Peter Irniq , professore di cultura Inuit a Ottawa. Lotta difficile per la sopravvivenza, che oggi si è fatta ancora più in salita. Un Inukshuk, figura composta con i sassi che alle popolazioni del Canada artico serviva come pietra miliare, o per segnalare una direzione, è diventata popolare in queste Olimpiadi invernali, che l'hanno scelta come simbolo. Sono le stesse Olimpiadi in cui un ragazzo di ventun'anni è morto scendendo da uno slittino, e il giorno dopo lo hanno battezzato "colpevole" perché lo show andasse avanti, dopo i necessari aggiustamenti ad una pista che era un pericolo soltanto a guardarla. Altra storia, brutta storia. Gli Inuit. Anche loro hanno una brutta storia. Di alcol, disperazione, mancanza di futuro. A Tasillaq, sull...