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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Tutto compreso

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E poi confesso che mi piace tirarmi su molto presto di mattina, indossare questa maschera da beatnik che sopravvive al tempo. Praticare gentilezza, rimpiangere di tanto in tanto certi giri a vuoto ma tutto sommato galleggiare, azzerare ogni forma d’invidia, piantare bandierine su progetti eternamente incompiuti, collezionare foto di cadute e rinascite, appuntamenti mancati col destino. Ma sì confesso che mi piace che la cassiera del market continui a darmi del tu, o la faccia sorpresa del vicino quando gli dico che nei suoi magici irrisolti anni Ottanta ero già militeassolto. È che alla fine sono i dettagli a interrompere la magìa. Un ginocchio che cigola, un passo a vuoto, quel cazzo di gradino calcolato male, l’incertezza di un risveglio. Allora maledico questo tempo e la sua fottutissima fretta Mi domando dove mai dovrà correre dove vuole arrivare e se davvero ha intenzione di arrivarci senza me. Faccio la solita conta di oggetti e capelli smarriti, ...

Cromatismi

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  Eri vestita di giallo. Strano, per te. Ma il passo era quello di sempre. Veloce, scomposto, ciondolante, come fosse schiacciato da pensieri, ma escluderei rimorsi. Tutto sommato l’andamento di chi va dritto per la sua strada e se ne frega se tutte quelle sicurezze tolgono ossigeno, che poi ci pensi col mestiere a ridarlo e dosarlo. Dietro compenso. Eri vestita di giallo e ho pensato che a volte i sogni hanno cromatismi troppo volgari. Gran fortuna svegliarsi finché si può.

Invasori

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  Io dico non voglio guardarli e cambio canale. E invece bisognerebbe star lì con occhi vigili. Perché è nell'ignoranza che si sono fatti grandi e forti. Perché stanno arrivando. Perché sono già qui. E siamo noi che li abbiamo fatti entrare. Voltandoci. Guardando altrove mentre entravano in giardino mentre calpestavano il prato mentre ridevano di noi. (mt)