Non ho messo la testa a posto, non stupitevi. È solo che i miei pusher sono tutti morti. Uno dopo l’altro, nemmeno una riga in cronaca, un trafiletto. Normale, non ce n’è uno che abbia chiuso da guerriero, o da pirata. Se ne sono andati all’ennesimo tagliando, di vecchiaia, normali impiegati degli abissi in cui mi avevano cacciato. Non sono diventato un bravo ragazzo, tranquillizzate le vostre figliole, che si incamminano sulla retta via sognando giardini nascosti in cui combattere la noia. Non tiro più tardi la notte, non reggo più l’alcool e meno che mai le compagnie monotone, e verso mezzanotte - un po’ come quell’arrivista di Cinderella - mi ritrovo con zucca e topolini e attacchi di inarrestabile sonnolenza. E sappiatelo, voi che siete così sicuri di avermi tirato dalla vostra parte, che se cammino sul sentiero dei saggi, - e non ancora sulle acque, ma vedrete che prima o poi ci arrivo -, è solo perché i miei pusher sono tutti morti, uno dopo l’altr