Un cortile in Cirenaica

 

Era il 1971. Quarantacinque anni di tanto e niente, abbastanza per sbiadire attimi, volti, storie. La prima volta arrivai a quel cancello così stretto accompagnato da mia madre, poi presi il vento. Non ricordo se il 22 era già diventato 14, ma mi portava dritto dalla Meridiana a via Libia, tanto bastava. Poco dopo la cinta di via Rimesse saliva Fabio, e ci si sentiva subito più forti. Poi giù per la discesa della Veneta, fino a infilarsi in Cirenaica. Era un mondo altro, la Cirenaica, e ancora lo è. Come il muro, l’edificio, il cortile piccolo che sembrava immenso. Come quel cancello troppo stretto. Ci sono entrato quasi mezzo secolo dopo per scoprire che tutto è rimasto uguale. Sono cambiato soltanto io, con le mie nuove incertezze da spendere.

Chissà. Forse è stato un richiamo.

Via Musolesi, un lunedì di primavera, tramonto. Le vecchie Jacopo della Quercia.
 
 
 
 

Commenti

Post popolari in questo blog

Bonatti, un grande italiano

Lacedelli, antieroe nella leggenda

Perché vivo