Vorrei farti vedere la mia vita


Vorrei farti vedere la mia vita
e gli oggetti che le girano intorno
e le luci che la rendono impaurita
fino dall'alba e fino al nuovo giorno.

Vorrei farti vedere la mia vita,
le bottiglie, i piatti sporchi, le canzoni,
raccontarti che mi bastano due dita
per dire alt, ok, contraddizioni.

Vorrei farti vedere il passaporto
un po' ingiallito che ho dentro il portafogli
Vorrei dirti che non sono ancora morto,
anche se il mio tempo
è schiavo dagli imbrogli.

Vorrei fare tutto questo ma ti guardo
e capisco che tu forse non lo vuoi;
siamo gente, noi, lontana dal traguardo,
siamo lontani dagli errori e dagli eroi.

Poi c'è un bimbo che mi chiama con la mano.
Begli occhi neri.
Tocca il mondo con le dita,
l'avrei fatto anch'io soltanto ieri,
e oggi vorrei regalarti la mia vita.

Vorrei farti vedere la mia vita.
Un film sbagliato in cui non succede niente,
con degli attori che non sanno recitare,
non sono attori,
e non sono neanche gente,
come sugli autobus di questa "Italia Nazi"
che mi trasportano da un centro ad un macello
con della gente che propone di ammazzare
sia la cruna che l'ago,
e anche il cammello.

Ecco, vorrei che mi vedessi lì,
perduto in mezzo alla violenza
del mio mondo,
e poterti dire: non può essere così,
diamoci un bacio
in questo brutto girotondo.
E vorrei che mi vedessi alla stazione
mentre fumo, guardo i treni
e bevo vino,
io vorrei che tu vedessi la mia vita
amando i punti del mio piccolo declino.

Poi c'è un bimbo
che mi chiama con la mano.
Begli occhi neri.
Tocca il mondo con le dita,
l'avrei fatto anch'io soltanto ieri,
e oggi vorrei farti vedere la mia vita

(Claudio Lolli)

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