Io mi oppongo


È aumentata la produzione lorda e netta, il reddito nazionale cumulativo e pro capite, l'occupazione assoluta e relativa, il numero dello auto in circolazione e degli elettrodomestici in funzione, la tariffa delle ragazze squillo, la paga oraria, il biglietto del tram e il totale dei circolanti su detto mezzo, il consumo del pollame, il tasso di sconto, l'età media, la statura media, la valetudinarietà media, la produttività media e la media oraria al giro d'Italia.
Tutto quello che c'è di medio è aumentato, dicono contenti. E quelli che lo negano propongono però anche loro di fare aumentare, e non a chiacchiere, le medie; il prelievo fiscale medio, la scuola media e i ceti medi. Faranno insorgere bisogni mai sentiti prima. Chi non ha l'automobile l'avrà, e poi ne daremo due per famiglia, e poi una a testa, daremo anche un televisore a ciascuno, due televisori, due frigoriferi, due lavatrici automatiche, tre apparecchi radio, il rasoio elettrico, la bilancina da bagno, l'asciugacapelli, il bidet e l'acqua calda. A tutti. Purché tutti lavorino, purché siano pronti a scarpinare, a fare polvere, a pestarsi i piedi, a tafanarsi l'un con l'altro dalla mattina alla sera.
Io mi oppongo.

La vita agra - Luciano Bianciardi

Commenti

Anonimo ha detto…
Grande Marco. A questo punto sono incuriosito e dovrò leggere il romanzo di Bianciardi. FabP
marco tarozzi ha detto…
E fai benissimo Fabrizio. Uno dei più bei romanzi italiani di tutti i tempi. Se poi ti piace, ti consiglio anche la trilogia: l'ordine è "Il lavoro culturale", "L'integrazione" e, appunto, "La vita agra". Ma anche il bel libro che racconta Bianciardi e la sua costernazione di fronte all'Italia del boom economico, fino alla resa tragica: "Vita agra di un anarchico" di Pino Corrias

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