Scacciamestieri


“E che sai fare, sentiamo…”
“Scrivere”
“Cioè?..”
“Cioè, scrivere”
“Che altro?”
“Beh, al momento non saprei. Tutto si impara. Anche a scrivere ho imparato”
“Ah sì? E come?”
“Leggendo”
“Leggendo?”
“Sì. Leggendo molto”
“Cosa in particolare?”
“Niente in particolare. Tutto. Voracemente. Un po' disordinatamente”
“E dunque sapresti scrivere…”
“Sì”
“Che sicurezza…”
“Di poche cose sono sicuro. Di questa e basta, forse…”
“Beh, mi dispiace”
“Cosa?”
“Non sappiamo che farcene di uno che scrive”
“Un tempo sarebbe tornato utile”
“Forse. Oggi ne abbiamo già un paio così. Si leggono veloci, vendono centinaia di migliaia di libri. Ci bastano”
“Dunque che faccio, ripasso?”
“Sì, un’altra volta magari”
“Ci pensi, comunque. So fare anche lettere d’amore. Con kuore e tvb. Tutto il repertorio”
“Gli sms li scrivi veloce?”
“Abbastanza… Dipende dal modello… Allora che fa, ci pensa?”
“Vedremo, magari più avanti. Mi sono segnato il nome, hai visto?”
“Sarebbe con la z in fondo, non s…”
“Vabbè. Mi ricordo la faccia”
“Ah ecco, la faccia”
“Poi non ce n’è mica tanti che sanno solo scrivere”

30 dicembre 2012, il giorno prima

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