Ritorni
Pare che sia di nuovo primavera. Ci sono indizi precisi. Alberi colorati di bianco, risate di bimbi immersi nel verde al parco giochi. Ci sono le solite storie che si rincorrono. Gente meravigliosa e gente improponibile, inutili maestri di vita, vagabondi del Dharma, impotenti cronici con scintillanti macchine da guerra. Insomma, verità e bugie, proprio come pochi giorni fa, quando faceva freddo. Domenica magari andiamo al mare. Troveremo le cose di sempre: passi strascicati sulla riva, odore di frittura che sporca il respiro dal ristorante sulla spiaggia, dove annaffiano i pensieri col solito bianco della casa. E magari un pupazzo senza più forma, perché qualcuno ci è arrivato proprio a un passo da quella riva, ma questo mare che adesso ci sembra amico non ha avuto tempo né voglia di proteggerlo. Non è cambiato quasi niente. Anche la nostra distrazione assomiglia sempre a sé stessa. Camminiamo in questa vita di specchi, spacciando per unica ogni az...