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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

Anniversario

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A quel tempo danzavano per le strade come pazzi e io li seguivo a fatica come ho fatto tutta la vita con le persone che mi interessano, perché le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d’artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno “Oooooh!” SULLA STRADA Jack Kerouac, 12 marzo 1922 - 21 ottobre 1969 Rest in peace, Holy writer

Accetta il consiglio...

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Goditi potere e bellezza della tua gioventù Non ci pensare Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite Ma credimi, tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto e in un modo che non puoi immaginare adesso. Quante possibilità avevi di fronte... e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava Non preoccuparti del futuro Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t'erano mai passate per la mente Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio Fa una cosa, ogni giorno che sei spaventato: canta Non esser crudele col cuore degli altri Non tollerare la gente che è crudele col tuo Lavati i denti Non perder tempo con l'invidia A volte sei in testa, a volte resti indietro La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso Ricorda i complimenti che ricevi, scord...

Cinquantenario

Quasi due mesi. Assente. Forse è stata la botta dello scollinamento dei “cinquanta”, roba comunque da metabolizzare. Forse è stata soltanto la necessità di scrivere altro, non sempre al meglio ma sempre al massimo. Ogni dieci righe un sorpasso. Forse questo periodo di dubbi, sulla strada e sul futuro, su un mestiere che non è quasi più un mestiere, sui grandi comunicatori che ti dicono che la gente vuole altro, due frasi veloci e via, chissenefrega se sconnesse, e te lo dicono perché non hanno la forza di provare a cambiare le cose, perché non sanno che la gente la puoi anche riabituare a capire, ad approfondire. Ci puoi provare. Forse solo la voglia di essere altrove, a finire quei famosi racconti, molto meno di quarantanove e molto meno importanti, dove vorrei ci fosse qualcosa di quello che di Jones, Cheever, Lansdale, Fante, Carver, Ti Jean, Luciano, Miller, London, Steinbeck, Faulkner ho capito e rubato. Forse la pigrizia. Nonostante l'insonnia. Riparto. Perché un blog ormai, ...