Terreno edificabile

 



Smonta dal turno più lungo
un po’ stanca, ma che importa?
C’è quell’adrenalina
a tenerla accesa
e ancora non è diventata
abitudine.
Lo scooter resta lì,
stasera si allunga lui a prenderla,
se la porta a casa e lei non sa
di essere già un trofeo,
il portone che sembra in attesa,
una doccia rigenerante,
una cena che aspetta.
E poi tutta quella passione
che ancora una volta
suona come nuova;
e così sarà ancora
almeno per qualche tempo.
E poi la notte
che è così magica,
se si è bravi con le parole,
capaci di reinventarle
proprio come fosse
la prima volta.
Il suo gioco preferito.
Il mondo fuori
da recuperare domattina,
finché sarà possibile
recuperare l’affetto
di qualcosa che sfugge,
di qualcuno che cresce.
E’ la solita corsa,
la solita rincorsa,
a cercar di essere
una persona nuova,
costruendo sulle macerie.
Ma demolire è sempre semplice,
ricostruire sarà ogni volta
più complicato. I ricordi
alla fine si accumulano
e rendono il terreno
sempre meno edificabile.


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