Disagio e dolore

 


Sei una povera cosa.
Una storia vera, però piena di bugie.
Parli di disagio e dolore, ma sono cose che butti addosso agli altri.
Non sai cosa sia il disagio. Se non quello che si può provare naturalmente, quando si sa di essere sporchi. Quando si sa di ferire qualcuno che non credeva di doversi difendere.
E allora si scappa, ci si nasconde, si evita di incrociare sguardi. Vita da topi di fogna.
Quel disagio lì.

Il disagio lo prova chi ha speso tanto di sé e si sente trattato come il peggiore dei criminali. Che poi, non è disagio: è disgusto.
Il dolore è una cosa che si porta addosso chi ha un'anima; e va avanti, sorride, tende la mano, progetta, cerca di vivere.
Non parlare di leggerezza, non farlo.
La leggerezza è una cosa seria, raccontata da te diventa una caricatura, un film comico. Per te è soltanto disimpegno, noia, bisogno di provare emozioni forti. Senza sapere nemmeno quali siano le emozioni vere ancora da provare. A testa bassa, dentro storie di cui ti stancherai ancora. Bisogno di “darti”, e finire col darti al primo che ti incanta. Col dare tutto senza pensarci su.

Un giorno non ci saranno più briciole lungo il sentiero, per ritrovare la strada. Non le avranno mangiate gli uccelli, ma i lupi di cui ti circondi.
Allora ti sentirai soffocare.
Sarà quando il bosco inizierà a farti paura. Perché all’improvviso realizzerai che quella sarà per sempre la tua vita. Che sarai tornata ad essere qualcosa di scontato, un'abitudine.
Una vita francamente misera.
Una vita insignificante.
La tua.


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