Fuori servizio

 


“Te la dico, una volta per tutte?”
“Dimmela”
“Il Dottor Stranamore non è esattamente un dottore”
“Lo so. E’ una dottoressa”.
“Accidenti, sei perspicace”
“Non ci voleva poi tanto… Altre scoperte?”
“E’ di nuovo al lavoro”
“Ovvero?”
“Disintegrerà un’altra vita”
“Ma non le salvava?”
“In orario di lavoro. Fuori, le distrugge”
“Mi sembri un po’ troppo duro”
“Non sono io. E’ la sua storia”
“La sua storia?”
“La nostra storia è il cammino che ci lasciamo alle spalle. Il suo parla per lei”
“Metodi?”
“Richieste d’aiuto. Autoassoluzione. Falsa innocenza, così è sempre colpa di chi sta intorno. Bugie da riempirci l’oceano. Poi, capacità di rimuovere senza pensarci su. Giocare a fare la donna libera, passando sul cadavere di chi si è battuto per liberarla. Farsi fotografare in posa per l'immagine da social, con lo sguardo intenso, pieno di tenerezza e vuoto di ricordi. Uno sguardo dolce e pieno di cattiveria”
“Se è una specie di curriculum, è di quelli che vanno tenuti nascosti”
“E perché? Ormai le persone sono così. Parlano di leggerezza per liberarsi la mente. Parlano di planare dall’alto e non hanno nemmeno idea di come si voli”
“Ma hanno ragione loro, se tutti la pensano così”
“Hanno ragione loro. E poi, salvano le vite no?”
“Non hai detto il contrario?”
"Addormentare la gente, risvegliare la gente. In orario di lavoro. Per carità, sempre soltanto in orario di lavoro”


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