Anno nuovo

 


Ci sono cose che restano immutate.
Cercare di scaldarsi
con uno scherzo di sole, camminare
misurando la fretta intorno.
Cercare le solite risposte,
fare la conta
di chi si è perso, di chi ha tradito,
dei pugnali piantati nella schiena.
Accorgersi che bastano
pochi incontri inattesi
per raddrizzare il sentiero,
renderlo agevole. Perché lo sai
che l’obiettivo non cambia:
dare un senso al non senso,
restare curiosi, provare
a lasciare un segno del passaggio.
Non funziona sempre, è capitato
di dare il meglio a chi non era attrezzato
per capire, a chi non conosce
vergogna o rimorso.
Ma insomma: niente è per caso,
a qualcosa serviranno
anche le cadute. Così almeno
mi hanno spiegato.

Allora siediti. Respira lungo.
Fumati un toscano, guarda
i bambini giocare. Vivi.
Fai musica. Ascoltala.
Odia ogni tipo di guerra.
Mescola i colori, sorprenditi
come fosse sempre
la prima volta. Dimentica
chi dimentica, tanto
da un cuore arido
non può uscire che morte.
Non perdere tempo
a guardarlo affogare
nella miseria della banalità.
Hai ancora troppe cose
per la testa, per occuparti
di vuoti a perdere.

Lascia che il vento ti porti
da qualche parte, dove c’è sempre
qualcosa da scoprire, qualcuno
che vale anche più di te.
Impara sempre. Perditi
per non smarrirti mai.

(mt)

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